Senza becco non si fa…Ognissanti

I proverbi, in particolare quelli a tavola, vale la pena di seguirli, soprattutto se, in un ‘occasione importante come quella di  Ognissanti. Il detto, tipico di Ognissanti,  ci ricorda  che “Chi fa i Santi senza becco passa un Natale maledetto”.

 LA FESTA DEI SANTI  è “obbligatoria” dal 1475 quando, proprio un Pontefice ligure come SISTO IV, la rese tale.

Ognissanti

Ma che cosa mangiare o cosa si mangia per tradizione a Ognissanti ?

 IL salame Sant'Olcese tagliato a fette

L’antipasto è di quelli classici con un misto di affettati su cui regna   il SALAME DI SANT’OLCESE. D’obbligo aggiungere un  assaggio di funghetti e carciofini sotto’olio…Un  piacevole anticipo di “addobbo natalizio”.

U tuccu sugo di carne alla genovese

Come primo non potrà mancare  U TUCCU , realizzato secondo le antiche usanze: i ravioli sono sicuramente la prima scelta per beatificare questo intingolo sublime. In alternativa, non certo secondi, i TAGLIERINI VERDI che, alcuni,realizzano senza uovo per non alterare il sapore dei sughi. Con o senza uovo, i taglierini verdi per il giorno di Ognissanti si condiscono con il  SUGO DI FUNGHI nella sua declinazione classicamente realizzata con i porcini o in una versione, ottima, con i galletti.

Ci sono tanti modi per cucinare il petto di pollo: vediamone alcuni

Il secondo, ad Ognissanti,  sarà rigorosamente “becco” e potrà essere un fagiano come una faraona, ma anche un pollo alla cacciatora o semplicemente al forno con patate. La gallina potrà essere puramente bollita ma allora, qui, l’accompagnamento sarà a base di mostarda o salsa verde.

 Ognissanti

Per il dolce sono varie le possibilità. Se volete potete addirittura cimentarvi con un pandolce genovese. Se vi pare troppo arduo anche il tradizionale tronchetto, allora perché non ripiegare, si fa per dire, su un bel   latte dolce fritto di facile e veloce realizzazione ma che vi  farà fare una splendida figura a Ognissanti

I vini liguri non sono molti ma di ottima qualità, parola di Monica Capurro.

E veniamo ai vini.

Per l’antipasto di salumi un classico ROSSESE DI DOLCEACQUA , se la prevalenza fosse per il salame di Sant’Olcese o la mostardella, ci sentiamo di suggerire una BIANCHETTA LIGURE.

 Se scegliete ravioli non vediamo altra soluzione che un  ORMEASCO DI PORNASSIO. Per l’abbinamento con i secondi di pollame o cacciagione nobile, vi consigliamo  un Rosso Colli di Luni. Per quanto riguarda i dessert ci sentiamo di caldeggiare un MOSCATO DEL GOLFO DEL TIGULLIO

 

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