In questi ultimi tempi la zona di Albaro è diventata una sorta di Sillicon Valley del buon cibo. All’interno di Arena Albaro Village , si è svolta un’interessante operazione. Attività frenetica che ha prodotto una concentrazione molto elevata di diversificate proposte. Tutti marchi ad alto valore aggiunto di qualità.
In questi ultimi tempi la zona di Albaro è diventata una sorta di Sillicon Valley del buon cibo. All’interno di
In questo contesto si colloca anche Mattarello matto ( qui la pagina social) dove le proposte legate alla pasta la fanno da padrone, grazie all’eccellente prodotto garantito dal marchio “Danielli“. Ma non solo perché intorno alla sagace mano di Sena Muratovic Stojanovic stanno crescendo alcune proposte che rappresentano un autentico fiore all’occhiello della carta proposta.
In cabina di regia di Mattarello matto , ma spesso trivalente nelle funzioni, c’è Enrico Vinelli. Per lui un passato molto importante a Genova nel settore dell’auto. Oggi un presente ed un futuro nell’ambito della ristorazione di classe.
Indubbiamente, di classe , questo locale di fresca concezione ben visibile sulla sponda destra a salire della piscina centrale, ne ha da proporre. Un buon equilibrio di proposte tra il lunch e la carta serale. Sempre all’insegna di una qualificata cifra qualitativa.
Lo abbiamo visitato per il lunch. Eravamo partiti con intenzioni minimali, legati alla pasta. Ci siamo trovati travolti da proposte fresche, nel caso della calura genovese ben accette, ed accattivanti.
In linea con gli intendimenti iniziali, ci siamo lasciati tentare da delle “Orecchiette di grano arso con burrata e datterini” . Il grano arso rimanda ad antichi saperi contadini spesso legati alla sussistenza. Tipico della Puglia, il grano arso è un grano tostato. La sua farina è integrale, glutin free. Grande scelta perchè il suo sapore intenso ed affumicato ben si sposa con le freschezze della burrata. Le orecchiette rimandano alla Puglia .
Impossibile fermarsi. E allora abbiamo assaggiato una “Caprese burrata, gelato al pomodoro, datterini confit e basilico “. Freschezze evidenti, un piatto da mangiare prima con gli occhi per le sue tonalità che preludono ad un gusto tanto semplice quanto appagante. Un piatto dalle grandi leggerezze, non certo “leggero” nella sua proposizione.
Il gelato al pistacchio con cui concludiamo il nostro lunch è morbido ed equilibrato. Sufficientemente “temperato” per poter opportunamente recepire i sapori grass. Abbiamo fatto bene a voler eccedere.
