zena a toua newsPanettoni a Rapallo Se vi immaginate di poter gustare il miglior panettone d’Italia, quindi del mondo, andando sotto il Duomo vi siete sbagliati di grosso. Il migliore dei prodotti meneghini si può gustare in Liguria, proprio di fronte al mare. Eh sì, perché la Pasticceria Canepa la potete trovare ad un tiro di schioppo dal celebre castello rapallino. E’ questo il verdetto che ha sancito la Gazzetta dello Sport attraverso il suo ormai consueto concorso riservato a lettori e pasticcieri. Un verdetto che potrebbe apparire anche sorprendente per chi non conosce la pasticceria Canepa e il suo pastry chef Andrea Zino. Intervistato dalla rose ha raccontato un po’ dei suoi segreti e ha anche detto che per ottenere un panettone così buono ci vogliono almeno 10 anni 10 di paziente lavoro. E dire che proprio in questi giorni Carlo Cracco si è fato fotografare con i suoi panettoni che vende a 48 euro al chilo suscitando il solito chilo e mezzo di polemiche. Adesso Andrea Zino sarà a Milano il 14 dicembre per la selezione finale dove dovrà confermare che il suo panettone è il migliore in assoluto.

 

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Izena a  toua newsgino Massari genovese. Sempre in tema di grande pasticceria un’altra ottima notizia con il Natale che si approssima. Igino Massari, il più famoso pasticcere d’Italia approda all’ombra della Lanterna. La notizia ufficiale l’ha data lui stesso attraverso i social ufficiali con un posto che ha fatto scattare a mille il glucosio dei suoi fans  che lo hanno tempestato di like. Lo store sarà accolto all’interno della stazione ferroviaria di Brignole. Ci sarà certamente al coda nella speranza di vedere il Maestro che, quando appare in tv, non le manda certo a dire.

 

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Tutto esaurito, seppur nel  rigoroso rispetto delle norme anti Covid, l’altra sera al Novotel di Genova in occasione di una riuscitissima degustazione di vini della Basilicata. A fare gli onori di casa la neo presidentessa provinciale  della Fondazione Italiana Sommelier Roberta Bonasegale che, oltre ad essere una parrucchiera di successo a Genova, ha anche scoperto, dopo una gioventù a base di Coca-Cola, il magico mondo del vino. E le sue degustazioni sono state molto apprezzate perché ha descritto molto bene   alla platea i segreti dei vini delle Cantine del notaio di Rionero in Vulture, nel Potentino. A narrare  l’azienda c’era il proprietario Gerardo Giuratrabocchetti che ha fatto innamorare tutti della Basilicata  e dei luoghi dove i suoi vini sono prodotti. “Nomen cantina” si potrebbe dire e allora i vini presentati portano nomi che richiamano l’attività notarile, che era poi la professione del padre di Gerardo. E allora abbiamo in sequenza ragionata la “firma” , il “preliminare”, il “rogito” e la “parcella”. Insomma, per vini così importanti occorreva davvero un sigillo notarile.

 

 

 

 

 

 

 

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