Vinitaly 2017 chiama e la Liguria risponde: “presente”. Senza se e senza ma, la nostra regione sarà a Verona Fiere da domenica 9 a mercoled’ 12 aprile. Una presenza che si preannuncia all’insegna della qualità e della sostanza delle proposte. Saranno 71 le aziende presenti per un totale di 141 etichette.
Lo spazio Liguria, sarà organizzato da Enoteca Regionale Liguria e dalla Unioncamere Liguria. A gestirlo sarà l’Enoteca stessa, i n collaborazione con Ais (Associazione italiana sommelier).
Argomenti ben chiari anche all’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai.
Etichette e aziende, a testimonianza di un interesse crescente ma anche di una poliedricità d’offerta indiscutibile. Su tutto il territorio ligure, infatti, sono presenti in modo attivo 1.600 aziende. Quello che sorprende maggiormente è il fatto che ci sono ben 31 varietà di viti.
Un po’ di classifica
Un po’ di classifica non guasta mai e allora ecco che Imperia la fa da padrona con 31 aziende operanti sul teritorio dell’estremo ponente per un totale di 67 etichette. Sono 12 le azienda savonesi in rappresentanza di 17 etichette. Per Genova si parla di 3 aziende con 7 etichette presenti, ma grande è la performace dello spezzino con 22 aziende e 47 etichette rappresentate. Estrema propaggine Massa con 3 aziende ed un pari numero di etichette.
Ma quanto vino si produce in una terra difficile come quella ligure? Quanto vino a denominazione di origine controllata, ovviamente. Secodo i dati più recenti, ribaditi anche nel corso della presentazione di Vinitaly Liguria, sono 40 mila ettolitri.
Un po’ di curiosità sul vino ligure. Tra le uve a bacca bianca il vitigno che fa la parte del leone sull’intero territorio ligurie’ è il Vermentino. Lo seguono Pigato e Lumassina, nel savonese, il Bosco e l’ Albarola nello spezzino. Il Genovesato, invece, ha i suoi top nella Bianchetta e nel Moscato.
A bacca nera come non potrebbe essere il Rossese di Dolceacqua, l’Ormeasco, la Granaccia e il Ciliegiolo: nomi noti, sia chiaro, ma che rappresentano poi l’eccellenza dei vitigni. Non c’è bisogno di girarci tanto intorno se si parla di passiti: sua maestà lo Sciacchetrà dalla Cinque Terre.
Più tecnicamente parlando, invece, in Liguria ci sono otto DOC (Denominazioni di origine) e sono, senza scontentare nessuno: Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera, Golfo del Tigullio – Portofino , Colline di Levanto, Cinque Terre, Colli di Luni .
In tema di IGT (indicazioni geografiche) abbiamo, invece, Liguria di Levante, Colline del Genovesato, Colline savonesi e Terrazze dell’Imperiese.
Insomma, la Liguria è decisamente sintonizzata sulle note dell’inno di …Vinitaly.