Non scopriamo certo noi questo locale low profile in puro stile genovese con una storia di 70 anni alle spalle e, con il filo conduttore della famiglia Bertola, un presente di certo rassicurante. Un locale di charme ma a conduzione famigliare e questo mai ci dispiace. Parcheggio comodo nella retrostante Piazza della Vittoria.
Lo abbiamo visitato in una torrida serata di luglio e ne abbiamo subito apprezzato la climatizzazione discreta come ovattata è l’atmosfera che si respira. L’arredo minimale con un’ampia sala, separata, per cene e convention, e un’altra sala, ampia ma molto discreta dove abbiamo cenato. Il parquet contribuisce nei toni e incentiva il gusto.
Curato in modo piacevole il vasellame con alcune alternanze di colore ma con preponderanza del bianco di consuetudine con ornature molto gradevoli. Diciamo subito equilibrato il conto finale con la consapevolezza del ristoratore attento ai tempi che corrono…
Impeccabile, old style, il servizio: non abbiamo mai toccato la bottiglia dei vini (Vermentino di Luni e Falanghina) nel cestello convenientemente posizionato.
Simpatica l’entrata con un pomodorino gratinato di benvenuto
Per l’antipasto abbiamo scelto un Cappon magro di tradizione ma “alleggerito”. Superbe la realizzazione, la compattezza e l’equilibrio dei sapori. Forse, ma diciamo forse, un eccesso di fagiolini. Presentazione impeccabile
Per primo abbiamo scelto dei classici gnocchetti colorati con sugo di gallinella e zucchine. Equilibrio di sapori, gnocchetti opportunamente consistenti, sugo ben strutturato senza fughe di gusti
La scelta del secondo ci ha portati a privilegiare, tra le ottime proposte, dei totanetti brasati con porro e zucchine fritte. Anche in questo caso grande ricercatezza nell’elemento primario con la brasatura che non ha inciso in modo negativo sul gusto del pescato. Eccellenti le zucchine: da rivedere il porro che , di natura, è legamentoso e quindi un po’ fastidioso. Trasformarlo in una vellutata? Piacevoli.
Ormai fedeli al motto che il cuoco non è un pasticcere, abbiamo riservato il piacere del dolce ad una Bavarese che ci attendeva a casa con copertura di gelato al pistacchio e da noi realizzata. Ma abbiamo riservato la chiusa, oltre al caffè servito con una golosa quanto opportuna mini pasticceria, ad un Drambuie, gusto ricercato e alquanto sottostimato a Genova.
Liquore da meditazione: ma al Gran Gotto non avevamo bisogno di meditare molto per formulare un 8 pieno in pagella.
Viale Brigata Bisagno, 69, Genova
010 564344
http://www.grangotto.com/