Trippe di quelle: ma proprio…
La trippa vanta una presenza storica all’interno della tradizione gastronomica raccontata dalle antiche cuciniere. Questo quinto quarto di pregio, viene raccontato in molti modi e sotto forma di parecchie preprazioni. Particolare non secondario, la trippa era un piatto economico e questo era, senza ombra di dubbio, un punto a suo favore. Come detto erano, e sono, molti i tipi di preparazione ma le “trippe di quelle” è un piatto che può tranquillamente essere la faccia primaverile e fresca della celebre trippa accomodata, più composita e legata alla stagione invernale.
Ingredienti
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Trippa mista cotta 600 gr.
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Piselli sgranati 200 gr.
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Patate novelle 300 gr.
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Fave sgranate 200 gr.
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Due carote
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Un ciuffo di prezzemolo
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Una cipolla piccola
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Un gambo di sedano
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Funghi secchi 20 gr.
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Un bicchiere d’olio extravergine d’oliva
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Un bicchiere di vino bianco secco
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Sale
La preparazione
Tritate cipolla, sedano e prezzemolo e mettete a rosolare. Tagliate la trippa a listerelle piuttosto sottili e aggiungetele al trito. Fate rosolare il tutto e bagnate con il vino che farete evaporare. Avrete messo i funghi secchi a bagno in acqua tieida: strizzateli e tritate, quindi uniteli alle trippe. Fate cuocere per circa un’ora aggiungendo del brodo vegetale o acqua calda. Pulite le carote e tagliatele a rondelle unendole alle trippe: tempo di ulteriore cottura 10 minuti. A questo punto aggiungete le patate tagliate a quadratoni, piselli e fave. Cuocete per altri 25 minuti circa aggiungendo brodo o acqua calda alla bisogna.
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