In compagnia della signora Teresa
Non è facile raccontare un percorso degustativo quando ti confronti  con un locale come “Teresa dal 1968”, di Piazza Lido a Pegli. Sei in difficoltà perché non sai se raccontare dell’esperienza che ti passa sotto i centri sensoriali oppure il mare di sensazioni che ti attraversano non appena varchi la soglia di questo tempio del buongusto e del candore famigliare.
Verrà il tempo, in occasione dei festeggiamenti dell’ 11 e 12 ottobre per celebrare i 50 anni di attività, in cui racconteremo di queste magie. Racconteremo di storia e storie che s’intrecciano ad alcuni piatti che la chef Tina Cosenza, ci ha già detto che non abbandonerà mai perché sono memoria essi stessi dell’ epopea di “Teresa”. 




 

Abbiamo avuto l’occasione di degustare uno dei “Temporary menu” che il locale propone mensilmente. Non volevano farci sfuggire quello di settembre, proprio su declinare dell’estate.
Una proposta, quella settembrina, che ha giocato sulle combinazioni tra carnie e pesce declinate dal tartufo messo a fattore comune.
Tartufo bianco, estivo, per una battuta di manzo con tuorlo d’uovo semplicissima nella sua estensione. Equilibri di gusti dove la mano di Tina Cosenza si fa apprezzare per la sua “assenza”. Accompagna e non violenta una tartare  perfetta per freschezza e tessitura. Asseconda la magia di una materia che volteggia come un’ etoile chiamata al proscenio di Teresa dal 1968.
Lo spaghettone Monograno Felicetti sarebbe già di per sé un protagonista atteso, ma, primo tra pari, è accompagnato da una tartare di capasanta e tartufo, questa volta, nero. Anche in questo caso il segno di una cucina dove si accompagna il gusto e nulla è fuori posto. Il finocchietto che fa capolino non è certo invasivo e la capasanta, sfiorata, rilancia al retrogusto una sensazione piena ed esplosiva che non offende il tartufo. Provate.
Di grande effetto la presentazione della selezione di formaggi con frutta, freschissima e di prima scelta, confettura, miele e nocciole. La scelta tra lo stagionato e l’erborinato è ben bilanciata. Un successo abbinato ad un Vin De Gussa, vendemmia 2014, ripasso di Sciacchetrà di Luciano Cappellin di Riomaggiore.
Ci stupisce Tina Cosenza con un freschissimo Ginger Mule tra gelificazioni e sorbetto allo zenzero. Ha davvero tutto per completare  questo Temporary menu di settembre che ci ha affascinati e sorpresi allo stesso tempo.

 




Tanto di cappello a “Teresa dal 1968”, creatura fascinosa che si specchia nel proprio passato in un presente fatto di cose buone che guardano al futuro.

 

 

 

 

 

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