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Sale “genovese”: ce lo racconta Mauro Salucci

sale genoveseQuando Guglielmo Embriaco nel 1097 salvò a Antiochia l’armata Crociata francese Raimondo, conte di Tolosa e della Provenza, per gratitudine gli concesse lo sfruttamento delle saline di Aigues Mortes. L’Embriaco, tornato a Genova, inviò subito nella località francese due membri della Compagna per dirottare in città l’intera produzione salina della località francese. Iniziò così una concorrenza con Pisa, fino ad allora capitale del commercio salino italiano. Fu costruito un primo magazzino del sale al Mandraccio, destinato in seguito a divenire il primo porto franco del mondo (29 febbraio 1532). Il sale all’epoca era preziosissimo. Mauro SalucciIl vescovo Airaldo pagava tutti i mesi con un sacchetto di sale i canonici di San Lorenzo. Anche i soldati romani , che venivano pagati ogni 10 giorni (la decade) ricevevano come compenso del sale. Questa forma di pagamento ha dato origine al termine “salario”, parola tuttora usata per definire lo stipendio della classe operaia o “salariata”.

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