La canzoncina di Fegino faceva:

Sciorte a Naixe d’in t’ün caroggio
co-a pugnatta in tün çestin,
mentre a cria “Ghe-e ho a-o boggio,
ghe-e ho grosse che pan balloin!”

Traduzione.

Esce Naixe da un vicoletto
con la pentola in un cestino
mentre grida “Ce le ho al bollore
ce le ho grosse che sembrano palloni!”

Naturalmente ci si riferisce alle castagne lessMauro Saluccie, anche se il fraintendimento è palpabile. Al centro o alla periferia delle città una volta era normale udire rivenditori di strada urlare ad alta voce le qualità della loro merce, in modo anche colorito. Un’usanza che è rimasta radicata nel costume della nostra società e si perpetua ancora oggi nei nostri mercati rionali. Fabrizio De André, nel suo “Creuza de mà” innestò sapientemente le urla delle pescivendole di Piazza Cavour nel celebre disco che è unanimemente riconosciuto come un capolavoro di world music. Ancioe, donne! Ancioe belle! Belle bughe! Gianchetti! Oh gianchetti belli!

Mauro Salucci è nato a Genova. Laureato in Filosofia, sposato e padre di due figli. Apprezzato  cultore di storia,  collabora con diverse riviste e periodici . Inoltre è anche apprezzato conferenziere. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive di carattere storico. Annovera la pubblicazione di  “Taccuino su Genova” (2016) e“Madre di Dio”(2017) e   "Forti pulsioni" (2018) dedicato a Niccolò Paganini. Ultimo arrivato  il libro dedicato ad un sestiere genovese importante come quello di " Portoria e Molo". Mauro Salucci lo potete anche leggere Salucci di web

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