Panettone da mangiare ma anche da ammirare. Questo in estrema sintesi quanto ha messo sotto il suo personalissimo albero Marco Visciola, chef del Marin. Certamente un successo, visto che il sito specializzato Agrodolce lo ha inserito nella lista dei 25 panettoni d’Italia. E lo chef bogliaschino di Sessarego, si è ritrovato, con pieno merito, in una Hall of Fame densa di nomi prestigiosi. Non mancavano, certo, Cracco, Canavacciolo, Sadler e chi più ne ha più ne metta. Menzione particolare, tra i tre realizzati, per il panettone con olive taggiasche e chinotto candito. Questo, come gli altri, lo chef che guarda al mare del Porto Antico genovese, lo ha preparato in collaborazione con Andrea Zino della storica pasticceria Canepa 1862 di Rapallo
Panettone da mangiare ma anche da ammirare. Questo in estrema sintesi quanto ha messo sotto il suo personalissimo albero Marco Visciola, chef del Marin. Certamente un successo, visto che il sito specializzato Agrodolce lo ha inserito nella lista dei 25 panettoni d’Italia. E lo chef bogliaschino di Sessarego, si è ritrovato, con pieno merito, in una Hall of Fame densa di nomi prestigiosi. Non mancavano, certo, Cracco, Canavacciolo, Sadler e chi più ne ha più ne metta. Menzione particolare, tra i tre realizzati, per il panettone con olive taggiasche e chinotto candito. Questo, come gli altri, lo chef che guarda al mare del Porto Antico genovese, lo ha preparato in collaborazione con Andrea Zino della storica pasticceria Canepa 1862 di Rapallo
