Precisando che il tema di oggi riguarda più un’abitudine e non certamente una necessità. Mangiare a letto si, mangiare a letto no?
Un fatto di costume, magari più semplicemente limitato a una colazione appena svegli, un lusso o un gesto che rasenta la sciatteria?
In principio sono stati gli antichi romani, per loro si trattava di una consuetudine quotidiana tanto da inventare il triclinio.
Naturalmente parliamo di censi medio alti, il popolo e la plebe avevano già il loro bel daffare a mettere insieme pranzo e cena.
Ma torniamo all’attualità e alla teoria dei “liberi mangiatori” conosciuta con il nome di – Comfort food – secondo la quale una certa predisposizione d’animo favorevole renderà mangiare a letto un’esperienza ancora piú gratificante e piacevole. serviranno solo dei cuscini, in modo da poter stare quasi in posizione verticale, un vassoio abbastanza grande (all’occorrenza anche del comodino!) per poter contenere più pietanze insieme.

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