Il ristorante La Veranda presso il Grand Hotel di Arenzano si conferma, se ma ce ne fosse bisogno, centro di eventi gastronomici di assoluto rilievo. Come già in passato, anche nei giorni scorsi, spazio ad un “quattro mani” che ha avuto il sapore dell’eccellenza coniugato a quello delle grandi reunion. La manifestazione è stata organizzata sotto l’egida di CHIC (Charming Italian Chef) Come sempre a rappresentare il ristorante c’era chef Luca Collami , cerimoniere in grande spolvero. A raggiungerlo è stato un grande interprete della cucina siciliana e non solo come Paolo Romeo, chef del ristorante Letrevì di Messina. per Romeo è stato il primo ritorno ufficiale a Genova dove, in passato, ha lasciato la sua impronta e quella della sua cucina.
Il ristorante La Veranda presso il Grand Hotel di Arenzano si conferma, se ma ce ne fosse bisogno, centro di eventi gastronomici di assoluto rilievo. Come già in passato, anche nei giorni scorsi, spazio ad un “quattro mani” che ha avuto il sapore dell’eccellenza coniugato a quello delle grandi reunion. La manifestazione è stata organizzata sotto l’egida di CHIC (Charming Italian Chef) Come sempre a rappresentare il ristorante c’era chef Luca Collami , cerimoniere in grande spolvero. A raggiungerlo è stato un grande interprete della cucina siciliana e non solo come Paolo Romeo, chef del ristorante Letrevì di Messina. per Romeo è stato il primo ritorno ufficiale a Genova dove, in passato, ha lasciato la sua impronta e quella della sua cucina.
Ottimo, davvero, il riscontro di pubblico nei confronti della selezione di piatti presentati dai due chef: cavalli di battaglia dalla chiara riconoscibilità. Applausi a scena aperta per il Finger di apertura con una scelta molto gradevole anche nella proposta visiva : cannolo salato, arancinetto agli agrumi ,caponatina, passatina di ceci con rossetti fritti, couc cous e calamaro croccante e voglia di cappon magro. E poi via , via i due chef ad interpretare la serata con piatti molto qualificanti. Caratterizzati come la spuma di bufala Ragusa con tagliatella di seppia con limone. Per non dire del baccalà a bassa temperatura con prescinseua, pesto e nocciola.
Ottimo, davvero, il riscontro di pubblico nei confronti della selezione di piatti presentati dai due chef: cavalli di battaglia dalla chiara riconoscibilità. Applausi a scena aperta per il Finger di apertura con una scelta molto gradevole anche nella proposta visiva : cannolo salato, arancinetto agli agrumi ,caponatina, passatina di ceci con rossetti fritti, couc cous e calamaro croccante e voglia di cappon magro. E poi via , via i due chef ad interpretare la serata con piatti molto qualificanti. Caratterizzati come la spuma di bufala Ragusa con tagliatella di seppia con limone. Per non dire del baccalà a bassa temperatura con prescinseua, pesto e nocciola.
