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Guida di Repubblica Liguria: sapori e piaceri




E’ arrivata in edicola e libreria la Guida di Repubblica Liguria con i suoi sapori e i suoi piaceri. Di  bellezze e di bontà è ricca la regione raccontata dalla Guida: 483 ristoranti tra Genova, Imperia, Savona e La Spezia, e ancora 154 botteghe del gusto, circa 200 tra agriturismi e b&b, 56 produttori di vino.

E, tra le tante novità  de la Guida di Repubblica dedicata ai sapori e piaceri della Liguria. Ci sono  anche 71 dimore di charme: luoghi incantati dove soggiornare. Dagli hotel più eleganti alle piccole realtà con una storia da raccontare o un panorama unico da godere.

Con la seconda edizione della Guida ai Sapori e ai Piaceri della Liguria, in edicola e libreria dal 31 luglio (euro 9,90)  Repubblica prova  a raccontarne i tanti, diversi volti tra cucina e cultura, musica ed eventi, tradizione e novità.
E per farlo, c’è voluto un Virgilio d’eccezione: Gino Paoli, che in una lunga intervista introduttiva  racconta la sua Genova, “come una bellissima donna, addobbata in maniera tale da non farti intuire cosa ci sia sotto”
E per tenere Paoli in ottima compagnia in questa Guida di Repubblica Liguria,  altri 9 itinerari d’autore. Vissuti  insieme ad altrettanti personaggi  legati alla Liguria, da Antonella Ruggiero a Cristiano De André, da Ugo Dighero a Angelo Palombo, da Tullio Solenghi a Maurizio Lastrico, fino a Vittorio De Scalzi, Antonio Ricci e Francesco Baccini. Ognuno di loro  ha svelato i suoi indirizzi del cuore, dove fare colazione o comprare la migliore focaccia, dove pranzare o godersi una cena romantica




Tornando su un’altra grande eccellenza, quella culinaria, la Guida di  Repubblica Liguria ha  chiesto a 10  lettori di mettersi ai fornelli. Ha chiesto  di  svelare una ricetta tipica della loro tradizione.  Nascono così i piatti della memoria raccontati e preparati appositamente per questa  iniziativa. E non mancano anche le ricette degli chef…Infatti tra 40 ristoranti liguri, dagli stellati alle osterie più veraci, dalle giovani promesse ai veterani dei fornelli hanno dato il loro contributo.
E se, durante i racconti degli  artisti o il procedimento della cottura di un piatto, qualche termine non dovesse essere chiaro, a chiosa della Guida c’è un breve dizionario culinario del dialetto ligure: un piccolo omaggio a una vera e propria lingua che spesso può cambiare anche da un quartiere a un altro.
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