Gran Bollito risorgimentaleDa Leccarsi i baffi…risorgimentali questa volta volta per quell’angolo di autentico gusto che è il locale sito proprio di fronte all’antico mercato del pesce  di Genova. Già in altre occasioni lo abbiamo descritto e, di recente, è stato simpatico raccontare di queste iniziative del giovedì che stanno a mezza via tra la buonissima enogastronomia ed un recupero culturale in tema di storia di cibo. Non sempre ciò che mangiamo ci può bastare, ma ci interessa anche la narrazione che, intorno alle proposte in tavola, è bello portare d è piacevole ascoltare degustando.

In queste serate “ A Toa”, era già stata proposta la cucina tradizionale ligure e genovese. Questa volta è toccato al “Gran Bollito Risorgimentale”. Qui  lo studio e la ricerca che c’è stata dietro la compilazione di questo articolato menu è notevole.

E’ stata evidenziata nella consueta brochure di accompagnamento che ormai  “rischia” di diventare un cult da collezione. Start con l’entrée di benvenuto a base di cacciatorino e opportuna Barbera.  Un  “primo per farsi la bocca” con raviolini in un brodo che dalla corposità e dalle occhiaie “grasse” in superficie rivelava pazienti ore di cottura. Chiarificato in modo opportuno, un’autentica manna raddoppiata in una tazza a richiesta.

E poi il “secondo che non scorderai”. Proprio vero…Tutte le declinazioni del Gran Bollito  Risorgimentale Piemontese con le sue opportune salse. Da quella verde assolutamente lineare, al pomodoro passando per senape di Digione e salsa di noci addizionata al miele. Immancabile il sale grosso tanto caro sul bollito al Nobel Eugenio Montale. A latere una deliziosa lingua irrorata di salsa verde. A chiudere un piemontese Bonet , il tutto allietato da un corposo Barbera. Andrea e Vanessa, protagonisti in sala e in cucina, insieme al loro Staff hanno creato, in un tempo relativamente breve, un locale che ha già una sua storia definita nella quotidianità, ma che si afferma, ulteriormente, con iniziative come queste. Applausi a scena libera.

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