Covid: la paura gastronomica corre anche  a Levante…Sconforto nel Consorzio della Focaccia di Recco, i ristoratori affrontano questo secondo periodo di restrizione con maggiore preoccupazione di quando, lo scorso marzo, si dovettero abbassare le saracinesche, i panificatori che nel caso di chiusure dei confini tra comuni limitrofi vedrebbero limitate le vendite di tutti i giorni. “Un danno economico che, unitamente al primo lockdown di marzo, si tramuterebbe in un pesante colpo per molte attività commerciali della zona d’origine della focaccia di Recco IGP.”

Recco vanta una ristorazione famosa con una tradizione centenaria che le ha valso la fama di capitale gastronomica della Liguria. “Le gravi limitazioni del nuovo Decreto vanno a colpire proprio quel settore produttivo cittadino. Settore che  garantisce più posti di lavoro con centinaia di addetti e che crea indotto al restante tessuto commerciale. A Recco colpire la ristorazione e la produzione della sua Focaccia è colpire la Città.” aggiungono i ristoratori.

E poi l’invito: “Riscopriamo il pranzo in famiglia alla domenica. Quando il giorno di festa era l’occasione per andare “fuori a mangiare”. Ritroviamoci “quattro amici al ristorante” a pranzo per gustarci una focaccia di Recco col formaggio IGP e riviviamo, anche solo per un paio d’ore, una bellissima e fantastica “normalità”.

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