Certo che raddoppiare la propria attività in epoca di Covid è una roba da pazzi oppure c’è del genio siciliano sotto. Di follia, un po’, nell’ormai genovesissimo Fortunato Di Marco “Don’ Cola” ce n’è. E la avverti mentre ti parla di un nuovo progetto diventato ormai realtà e di realtà che hanno del sogno solo perché sono in ritardo rispetto al presente.
Di certo c’è che del vecchio Don’ Cola di via Cesarea 33 r. , restano l’impronta dell’anima e la qualità che non è cambiata di un grammo. Per il resto un locale raddoppiato, triplicato se volete inserire anche l’ampio soppalco. In mezzo un’avventura che “Fortu”, affiancato ormai a tempo pieno dalla raggiante e frenetica consorte, la stupenda Francesca De Mattei, affronta con lo spirito manageriale che ne ha sempre contraddistinto la sua ultradecennale presenza sulla scena della ristorazione genovese.
Un locale rinnovato, venuto su in epoca di lockdown ma senza complessi anzi, un po’ sbarazzino come tutti i giovani. Proposte certamente innovative, se volete, che ancora si devono palesare in tutta la loro interezza, work in progress se preferite.
“ Ma al centro di tutto il progetto ci sta l’attenzione al territorio, alla Sicilia – spiega appassionato Di Marco che aggiunge – E’ quello che la nostra clientela ha sempre cercato, preteso da noi e che oggi cerca ancora con maggiore attenzione. Che diventa responsabilità, ricerca delle materie prime in loco e, perché no, anche attenzione al rapporto qualità-prezzo in ragione di un’osservazione precisa dei costi d’acquisto.”
Dal soppalcato la visione della sottostante via Cesarea è molto d’impatto in ragione di un’ampia vetrata che illumina e valorizza il locale. Moderno, certo, ma ad ogni piè sospinto trasudante di sapori mediterranei , di Sicilia. Il menù è, come da premesse, rigorosamente “siculo” e altissima qualità. L’assaggio d’ obbligo, a fantasia dello chef, prevede delle superlative busiate dove la salsiccia la fa da padrona.
Ma il maialino nero che degustiamo come secondo non ha pari in termini di morbidezza e sapori tradizionali. Un assaggio di croccantezza ci aveva aperto il palato a questa bella avventura gastronomica. La chiude, ma non poteva essere che così, una passeggiata attraverso la tradizione golosa di un cannolo siciliano croccante nella sfoglia e morbido di dolci sapori al suo interno. Il cannolo di Don’Cola che, insieme al tradizionale panettone ripieno di pistacchio, rappresenta uno dei must “doncoliani”.
Il locale, seppur già operativo a pieno regime, riserva novità che saranno sicuramente gustose e gradite al pubblico genovese. Quella Genova che il “siculo” Fortunato non ha mai nascosto di amare e ringraziare. Ma intanto ci porta la cucina della sua terra. Strizza l’occhio e saluta: ci si vede da Don’Cola.
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