Cornigliano e’ sempre stata una parte difficile di Genova. Prima porta dell’immigrazione del nostro Sud, poi di tanti altri, di molte etnie diverse. Via Cornigliano poi, la spina dorsale della Delegazione,era una strada invivibile: 4 corsie che servivano solo per attraversarla ,velocemente e scappare via. Nel 2019 il Comune ha deciso la rivoluzione: 2 sole corsie di marcia piu’ tranquilla,marciapiedi larghi,pistaciclabile,posteggi,fioriere,lampioni,insomma, uno spazio vero ,da vivere,per chi ci abita e chi arriva. Finalmente accolto con un sorriso diverso. Tre anni di lavori,7 milioni di spesa.
Ecco questo sorriso,porta la firma anche di Antonio Palummieri e di sua moglie Anna,due pugliesi che hanno deciso di far conoscere,adesso, il loro ristorante: La Cantina del Primitivo. La trovate a meta’,sulla destra,arrivando da Sestri,al 204 rosso. Era una Enoteca,oggi -solo a pranzo- e’ una Cantina/ristorante spaziosa,accogliente,fresca. Aprira’ anche un paio di sere,in autunno.Nel 1860 ospitava gia’ una grande Falegnameria.Qui si possono gustare,specialita’ pugliesi. Loro,con i 2 figli,sono di Manduria , nel Salento e il Primitivo, e’ il vino principe del luogo,uva nera dolce,gustosa,con vendemmia gia’ in agosto.
Rosso che spadroneggia negli spaghetti al vino, e che accompagna ( col Bianco) splendide Orecchiette pomodoro e ricotta salata.Muscoli ripieni saporiti,e lumache , le Monachelle che si vanno a scovare sotto il terriccio,jn cui si rifugiano speranzose. Piu’ piccole e piu’ sode,rispetto alle normali. La pasta fresca e’ la specialita’,prodotta nel loro laboratorio,
anche per la vendita diretta.
La Cantina ha voglia di fare un salto di ospitalita’: c’ e’spazio per la musica,attrezzature per piccoli convegni.
E’ la prima volta,in cinquanta anni di giornalismo genovese, che ricevo un invito a pranzo ,da Cornigliano.
E’ stata una bellissima,gradita, sorpresa. Buona fortuna.