Giovedì 13 dicembre, con il pandolce e il rito propiziatorio del ramoscello d’alloro acceso sulla cima del dolce-simbolo di Genova e del Natale si chiude a Villa Sauli di Prà l’ultima portata della rassegna “Cibo, etica e territorio” a cura dell’Alberghiero Nino Bergese.
Ospite finale del 2018, l’azienda dolciaria Panarello illustrerà agli studenti e al pubblico in sala come si coniugano la qualità artigianale e la quantità industriale dei “lievitati” più amati dai genovesi.
Il tutto in un connubio riuscito tra tradizione e innovazione che fa delle migliore materie prime una scelta etica dal 1885.
A raccontare la storia e le ricette do sciô (del signor) Francesco Panarello, saranno Chiara Carrara, responsabile marketing e comunicazione della Panarello e Maurizio Sentieri, docente del Bergese.
Dal passato al futuro si ragionerà insieme alle nuove generazioni sull’evoluzione dei gusti, sulle moderne tendenze.
I protagonista sarà il maxi pandolce Panarello da 3 kg, tagliato secondo l’antico rito. Un auspicio quello di illuminare di speranza il futuro per una rinascita della città. Un gesto simbolico e significativo che vuole essere di buon auspicio per tutta la comunità genovese ancor più in un momento storico così delicato e sofferto come quello attuale.