Fino al XVIII secolo, l’unico tipo di zucchero conosciuto fu quello di canna. Non si parlava, ancora, dell’utilizzo della barbabietola da zucchero . Pensiamo a chi poteva all’epoca contendere ai Veneziani il commercio dello zucchero di canna se non i genovesi.
Inizialmente, la canna era coltivata fino alle Crociate in Palestina. Successivamente venne coltivata a Cipro, infine , con la scoperta dell’America, i genovesi divennero monopolisti dello zucchero, creando piantagioni esclusive a Madera, nelle Canarie, in Brasile ed altrove. Come sempre era avvenuto, Genova ebbe come referenti di mercato i portoghesi, gente molto simile per affidabilita’ e vocazione al commercio basato sulla “stretta di mano” . Questo sodalizio andò’ avanti addirittura fino alla seconda meta’ del XVIII secolo. A quell’epoca un chimico tedesco, tale Markgraff, isolo’ i cristalli della barbabietola . Per i genovesi fu una manna dal cielo perchè divennero i referenti di tenute del Veneto, dove si inizio’ a coltivare la barbabietola da zucchero.
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