La fotografia del cibo ha una sua “mission” particolare: quella di “mettere fame”. Cogliere l’attimo di un piatto che di lì a poco farà il suo ingresso in sala è dote importante, che non sfugge a Irma Fiorillo.  E’ la prima mediazione tra il lavoro dello chef e l’approvazione da parte del cliente.

Irma FiorilloQuasi si potrebbe dire un momento “unico” che ha solo un presente immortalato nella foto. Di lì a poco quella  creazione, unica, non esisterà più. O, per meglio dire  dire, si sarà trasformata in soddisfazione  dell’avventore che avrà iniziato a sondarla secondo le sue aspettative e il suo gusto. Cogliere le sensazioni di questo spaghetto realizzato da Mattia Congia, chef del Santamonica di Genova spetta alla fotografia di Irma Fiorillo. Come tutte le opere d’arte è irreplicabile.

Sono un’appassionata di fotografia sin dai tempi delle scuole superiori, quando ho scoperto la materia “fotografia” nel mio corso di grafica pubblicitaria in cui cui mi sono diplomata nel 2010 Da quel momento ho cominciato a studiare la materia frequentando costantemente corsi di apprendimento. In particolare mi affascina il mondo culturale del cibo. Mi piace far conoscere l’arte della cucina attraverso le mie fotografie. Immortalare il momento in cui il cuoco prepara con “amore” i suoi piatti pronti per esserli degustati! Mi piace sperimentare e conoscere l' arte che c è dietro ad ogni piatto! Al momento collaboro con l’agenzia Fotografica “Genovastudio” in via Granello 74R

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