Da sempre “The King” del giornalismo sportivo genovese legato al calcio dilettanti, e non solo. Paolo Dellepiane ,insieme a Luca Ghiglione, ha creato un fenomeno come quello di “Settimana Sport” che un ventennio ha dato notorietà al calcio cosiddetto “minore”.
Artefice, con la casa editrice Sportmedia, di numerose e azzeccate attività editoriali, da qualche anno si divide tra Genova e la Sicilia. Non perde occasione per lodarne le innegabili bellezze.
E questa volta, su sollecitazione di Zena a Toua, ha scritto per noi questa “ricetta”, pardon questo articolo, dove si passa al setaccio la migliore espressione culinaria dell’isola. Buon appetito o buona lettura: come preferite.
Genova è bella, buona, gustosa e nostra. Ma ogni tanto mettere il naso (e la bocca) fuori male non fa.
La Sicilia è una regione completamente diversa dalla Liguria. Lo dicono i colori, i sapori, diversi, così come il mare, la campagna, la città, le strade, la gente, il calore…
E allora troviamo 10 motivi, insomma 10 cose da fare e mangiare in Sicilia.
1- LAMPEDUSA (e Linosa…)
La spiaggia dei conigli è la più bella del mondo, e non temiamo smentite. Impareggiabili anche le varie calette (Cala Croce e Cala Creta su tutte). Suggestive le evoluzioni dei delfini in mare e le deposizioni di uova della tartaruga Caretta Caretta sulla spiaggia. A tavola, trionfa il pescato locale, quindi da non perdere l’originalissima zuppa di pesce e i filetti di sgombro, tonno o pesce spada.
2- PANTELLERIA
L’isola è rocciosa, non ci sono spiagge, ma scogli e paesaggi mozzafiato. Il passito di Pantelleria è il fiore all’occhiello della produzione vitivinicola: colore giallo dorato, profumo simile al moscato, sapore dolce. Da non perdere il bacio pantesco, frittella croccante ripiena di ricotta, e la pasta al pesto pantesco, fatto con pomodori, aglio e origano.
3- ISOLE EOLIE (Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Alicudi, Filicudi)
I capperi, i pomodorini, la malvasia, la pasta alle mandorle, il formaggio di capra sono i sapori da non perdere nelle isole che diedero i natali al professor Scoglio. La mondanità di Lipari e Panarea, le suggestioni di Vulcano e Stromboli, la magia di Salina valgono il prezzo dell’aliscafo che vi porterà in questo arcipelago.
4- ISOLE EGADI (Favignana, Marettimo, Levanzo)
Sono forse le isole meno reclamizzate ma vi assicuriamo che meritano. Favignana è la più commerciale. E’ anche l’unica dove si può circolare con macchine e motorini… Ma è anche quella che ci regala le suggestioni di Cala Rossa e Cala Azzurra. Marettimo è visitabile solo con un bel giro in barca dove vi porteranno a Cala Bianca che vi lascerà a bocca aperta. Infine Levanzo, una manciata di abitanti e pochi metri quadri dove però spiccano Cala Fridda, Cala Minnola, i Faraglioni e sopratttuto le grotte del Genovese, da non perdere se non altro per affinità elettive. Non perdere le aragoste e il pesto alla trapanese, il pane cunzatu e gli spaghetti coi ricci.
5 – SAN VITO LO CAPO (Trapani, Erice, Marsala)
In provincia di Trapani è d’obbligo assaggiare il cous cous di pescew che ha il suo punto più alto all’interno del cous cous fest di San Vito Lo Capo. Parliamo della località che può vantare la spiaggia più affascinante dell’intera regione. Da non perdere il cabbucio, il tipico panino trapanese condito con olio e acciughe. Da assaggiare il pesto alla trapanese, una variante del nostro pesto genovese, dove spiccano ingredienti come mandorle e aglio. A Erice, paese da raggiungere con la funivia, spiccano le “genovesi”, dolci di pasta frolla con una spolverata di zucchero a velo.
6 – TAORMINA (Giardini Naxos, Acireale)
In tema di 10 cose da fare e mangiare in Sicilia…Il Teatro Greco di Taormina e l’Isola Bella sono le attrazioni più importanti di questo luogo meta dei turisti di tutto il mondo. Cannoli, granite e cassate sono le specialità più succulente, ma da non sottovalutare, anzi da provare, i vermicelli alla siciliana, i taralli e le panelle.
7 – SIRACUSA (Noto, Vendicari, San Lorenzo, Marzamemi)
In provincia di Siracusa spiccano i vitigni del Nero d’Avola, sicuramente il vino più famoso dell’isola, un vitigno a bacca nera con sapori intensi fruttati. Da non perdere la cattedrale di Noto con la sua celebre infiorata e, per gli amanti del mare, la spiaggia di San Lorenzo, la riserva naturale di Vendicari con la spiaggia di Cala Mosche e lo splendido borgo marinaro di Marzamemi. La pasta alla carrittera, condita con pomodorini tagliati a piccoli pezzi, è un must. Da gustare i pomodori Pachino che prendono il nome dall’omonima località ed un grande passito di Noto.
8 – VALLE DEI TEMPLI (Agrigento, Torre Salsa, Siculiana Marina, Selinunte, Sciacca)
Nell’agrigentino oltre alla splendida Valle dei Templi, ricca di storia, da non perdere lo spettacolo naturale della Scala dei Turchi. Parlando di 10 cose da fare e mangiare in Sicilia, merita davvero la splendida roccia bianca naturale scavata dal vento, la riserva naturale di Torre Salsa, la lunghissima e accogliente spiaggia di Siculiana Marina, la magia di Sciacca e le rovine di Selinunte.
Da gustare i cavatelli con melanzane, pomodori, ricotta, aglio e cipolla e il macco, tipico di Raffadali, una crema di fave da mangiare calda o fredda, piatto apparentemente povero ma ricco di gusto e tradizione. Da non perdere l’appuntamento con la premiata pasticceria Le Cuspidi di Raffadali. Qui lo zio Totò e lo zio Mommo inventarono il gusto “pecorino”. Nulla a che vedere con il formaggio, ma una gustosissima crema di latte e ricotta con scaglie di cioccolato.
9 – PALERMO (Monreale, Terrasini, Mondello)
Ma continuiamo con le 10 cose da fare e mangiare in Sicilia. Il capolouogo è una Genova moltiplicata all’ennesima potenza. Il porto, il traffico, le tradizioni. La splendida spiaggia di Mondello è famosa per regalare un mare caldo anche d’inverno. Andiamo a gustare la pasta con le sarde, la proverbiale caponata di melanzane, gli ortaggi in pastella, le sarde a beccafico e naturalmente il gelato e i cannoli. E poi lo sfincione, una morbida pizza con pomodorini e acciughe, e i classici arancini (o arancine a seconda della zona).